LAROMA24.IT (Chiara Ciotti) – “Umiltà”, “piedi per terra”, “è presto per essere euforici”, recita il dizionario di Fonseca. Dopo tre vittorie consecutive tra campionato ed Europa League, all’orizzonte c’è la prova Atalanta per testare forma, consistenza e ambizioni della compagine giallorossa. E sul prato dell’Olimpico agirà nel cuore del centrocampo romanista il “coraggioso”, da definizione del tecnico portoghese, Bryan Cristante che ritrova, nuovamente, il maestro di un tempo Gasperini. Se il 4 giallorosso protegge e guida la Roma nel mezzo, tra le fila nerazzurre in mediana sarà Marten de Roon la chiave di volta dell’Atalanta.
Classe 1991, de Roon da Zwijndrecht avvia la sua avventura calcistica nelle giovanili del Feyenoord, prima di passare allo Sparta Rotterdam, fare tappa all'Heerenveen di Marco van Basten e approdare infine all’Atalanta nell’estate del 2015. Quindi, un anno di apprendistato al Middlesbrough prima di far ritorno nel 2017 in nerazzurro e diplomarsi sotto la guida di Gasperini. Fisico asciutto e longilineo, l’olandese con i suoi 185 centimetri, come recita la carta d’identità, si incastra perfettamente nel sistema di Gasperini, portando in dote al 3-4-2-1 nerazzurro copertura e interdizione in fase difensiva, pressione in fase di non possesso e intensità alla manovra della Dea. Alla duttilità tattica non abbina però grandi doti realizzative: ha condito le sue 132 apparizioni totali in nerazzurro con 8 reti e soli 7 assist. In questo scorcio di Serie A, invece, ha accumulato 304 minuti contro Spal, Torino, Genoa e Fiorentina.
Incrociati in nerazzurro, avversari oggi. Dalla parte opposta del campo, in maglia giallorossa, l’olandese ritroverà Cristante, che vanta con la Dea 59 presenze dal suo arrivo a gennaio del 2017 impreziosite da 15 reti e 6 assist, prima di spiccare il volo in direzione Roma nel mercato estivo del 2018. Bryan, alla sua seconda stagione romanista e sempre più insostituibile nei piani di Fonseca, muove i primi passi nel Milan con cui debutta a soli 16 anni, nel 2011 in Champions League, guadagnandosi l’etichetta di “predestinato”. Segue l’esperienza fallimentare al Benfica, quindi il ritorno in Italia con la maglia del Palermo, sosta a Pescara e infine giunge alla corte di Gasperini, che plasma e riaccende il classe 1995. Perno della mediana giallorossa, il numero 4, messo a protezione della retroguardia romanista, spicca anche per la capacità di verticalizzazione e inserimento, oltre che per l’abilità nello sfruttare le palle inattive. Dopo la prima stagione in salita con la Roma, complice l’andamento altalenante con picchi disastrosi della formazione dell’ex Di Francesco, Cristante pare sempre più al centro del villaggio giallorosso: in 4 presenze in questo campionato ha già bucato la difesa del Sassuolo. Che il 4 sulle spalle, Bryan, porti quest’anno buoni auspici.